Cosa vuoi conservare? Reperti posizionati da immaginari dislocati

Corso di Progettazione di interventi urbani e territoriali di Beatrice Catanzaro  

In mostra: Diego Azzola e Aurora Villa / Chiara Brambilla / Martina Donzelli / Arianna Gelfi / Marzia Ghislandi / Natasha Rivellini / Matteo Rugginenti / Camilla Senni

Il biologo cileno Humberto Marturana, racconta di quando, confrontandosi con un gruppo di 'innovatori', dice “vorrei esistesse un gruppo di conservatori per riflettere su ciò che vogliamo conservare anziché innovare”. Marturana, asserisce che, in una prospettiva sistemica, è solo quando, in un insieme di elementi, iniziano ad instaurarsi e conservarsi relazioni, che si fa spazio per il cambiamento. Tutto intorno a queste relazioni può quindi cambiare. Ciò che è importante nel cambiamento, dunque, è ciò che viene conservato.

In tempi in qui termini come 'reset' e 'nuovo ordine (mondiale)' suggeriscono una 'inevitabile' e doloroso scollamento dall'esperienza personale e collettiva del vivere, ci siamo chiesti: cosa voglio conservare? Attorno a quali esperienze relazionali desidero far emergere riflessioni nuove?

Lo scollamento allora è un invito a rievocare e rivisitare le proprie consapevolezze esperienziali, per ritrovare ciò che vogliamo 'conservare'. Nel tentativo di posizionare questi reperti da immaginari personali e collettivi sotto uno sguardo riflessivo, attento e amorevole. Per emanciparci dalla paura delle nostre apparenti debolezze (Diego Azzola e Aurora Villa); per rileggere costrizioni del passato nel presente (Marzia Ghislandi ); per riscoprire i processi del proprio pensiero immaginale (Matteo Rugginenti); per rivitalizzare memorie di solidarietà altrimenti rimosse (Chiara Brambilla); per ricollocare la storia di un oggetto nella Storia (Arianna Gelfi); per questionare gli assunti e pregiudizi del proprio sguardo-pensiero (Natasha Rivellini); per riscoprire il significato ancestrale e simbolico della casa (Camilla Senni); per rintracciare la dimensione intima dello spazio pubblico (Martina Donzelli).